Vetro

La lavorazione del vetro ha in Italia una tradizione antica di secoli: nel 982 è documentata una produzione eccellente di vetri a Venezia, mentre alla prima metà del 1300 risalgono le fornaci di Colle Val d’Elsa, un centro in Toscana definito la “Boemia d’Italia”, capitale del cristallo nel Novecento. Senza dubbio la più alta e rinomata tradizione vetraria è quella di Venezia, in particolare di Murano, dove l’Arte dei Vetrai era presente fin dal 1200. L’eccellenza espressa “nell’isola del vetro” è dovuta principalmente alla creatività e alla sperimentazione tecnica messa in atto da Angelo Barovier che nel 1450 riuscì a realizzare un vetro così puro e incolore da somigliare al cristallo, adatto alla soffiatura. La maestria di questi artigiani sopravvisse alla concorrenza boema del Seicento, e ebbe nuovi impulsi di nuovo a partire dalla seconda metà dell’800 e nel Novecento grazie a collaborazioni con importanti artisti e designer.

Per disegnare un’opera che sarà realizzato in vetro l’artista o il designer non può prescindere dalla conoscenza della materia e della tecnica.

Il vetro è costituito da silice, che fonde a temperature molto alte; prima che risolidifichi, il materiale passa per un intervallo (che si può estendere aggiungendo al composto ossido di sodio) in cui è malleabile; la soffiatura per plasmare il vetro venne inventata nel I sec. a.C. e fu una vera rivoluzione che rese più rapida e accessibile a tutti la creazione di contenitori di vetro; ma le tecniche di lavorazione oggi, sono molteplici e adattate dai maestri vetrai all’opera che stanno compiendo.

Opere realizzate con la tecnica del vetro