ANABASI

Autore: Del Pezzo Lucio
Tecnica: acquatinta
Dimensioni: cm 67,5x49,5
Tiratura: 100 esemplari numerati in numeri arabi da 1/100 a 100/100, 30 esemplari in numeri romani da I/XXX a XXX/XXX e 20 prove d’artista da 1/20 a 20/20 pa
Anno: 2012
Note:
Si tratta di una tecnica di incisione calcografica (dunque che utilizza lastre di metallo, zinco o rame) indiretta, ossia ottenuta tramite l’azione corrosiva dell’acido e non con l’intervento diretto di uno strumento incisorio. L’incisione avviene in seguito all’azione dell’acido sul metallo, a differenza dell’acquaforte però, si tratta di una tecnica dalla preparazione molto complessa e delicata. La lastra è ricoperta con sostanze cristalline, come la colofonia o il bitume di Giudea, vegetale l’una e minerale l’altra, che sono distribuite in modo omogeneo sulla parte ben levigata della lastra. Poi la matrice viene scaldata, così queste sostanze, fondendo, aderiscono alla superficie proteggendola in modo puntiforme. Con un pennello e della vernice coprente, si lavorano le parti che devono risultare bianche alla stampa e poi s’immerge la lastra nell’acido. La morsura penetrerà solo tra una particella e l'altra della copertura puntiforme provocando una “granitura” del metallo molto efficace per ottenere effetti di chiaroscuro, ombreggiature e mezzitoni. 
L’acquatinta si riconosce per la retinatura che mostra sul foglio, costituita da un alternarsi uniforme, ma casuale, di punti irregolari.
 Combinata con l’acquaforte, la tecnica è utilizzata per creare fondi o riempimenti omogenei.
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