Cofanetto Padre Pio
Una preziosissima raccolta di lettere e scritti inediti, che Padre Pio ha vergato di sua mano.
Oltre ottanta documenti, tra lettere e scritti autografi, datati fra il 1918 e il 1923 evocano, attraverso la stessa calligrafia del Santo di Pietrelcina, tasselli preziosi della sua vita e della sua missione. Stampati su carta pregiata, garantita inalterabile nel tempo, sono riuniti in un contenitore in velluto e accompagnati da un volume che ne trascrive il contenuto.
Descrizione del verso L'invocazione al Sacro Cuore di Gesù, al quale sempre il Santo di Pietrelcina si rivolgeva, è un messaggio per tutti i cristiani ad attingere alla fonte della grazia rinnovando ogni giorno, con la preghiera e con gli atti, la propria professione di fede. Il gesto di elevazione delle mani ricorda Padre Pio nell'atto della benedizione. Queste mani, nelle quali era tangibile il segno della sofferenza di Gesù sulla Croce, sono la testimonianza della profonda spiritualità del frate di San Giovanni Rotondo. Ma, insieme, esse sono il simbolo e lo strumento della grande umanità, delle opere di carità e dell'apostolato infaticabile del "Santo della gente".
Descrizione del recto Padre Pio è ritratto in profonda contemplazione del crocifisso."Innamorato" di Gesù sulla Croce, ha improntato tutta la sua esistenza alla conformità a Cristo, il cui mistero di sofferenza e redenzione è lo strumento di vera salvezza per l'umanità. Questo suo amore per Cristo lo ha riversato costantemente sul prossimo, rendendosi a tutti disponibile, accogliendo, ascoltando, indicando il cammino.
Stampa
La stampa in ambito artistico è una tecnica con la quale vengono create e moltiplicate opere d’arte mediante l’utilizzo di matrici incise. Molto vario è il mondo delle tecniche di incisione che si definiscono per il materiale della matrice: incisioni calcografiche (acquaforte, acquatinta, ceramolle ecc.), xilografie, litografie, serigrafie. E la stampa fine art. Oggi le tecniche incisorie non sono affatto cambiate: venuta meno la loro stretta funzione di “moltiplicatori d’immagine” in seguito all’avvento della fotografia, continuano a essere un mezzo espressivo d’elezione per molti artisti. Lo stampatore ricopre un ruolo fondamentale interpretando il segno artistico con la sensibilità dell’artigiano.
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LIRE 50 E 100 LIRE DEL 1989
A trent’anni dal loro ultimo anno di emissione, il 1989, si aggiunge oggi un nuovo tassello a questo vasto mosaico: una collezione dedicata alle 50 e 100 Lire della seconda serie emessa dalla Repubblica. Le due monete forse più rappresentative della storia della Lira, certamente tra le più longeve e tra quelle che più spesso abbiamo tenuto fra le mani, iniziarono a circolare dalla metà degli anni Cinquanta e all’epoca erano i due tagli maggiori. Furono le prime coniate in acmonital (acciaio monetale italiano) con nuovi ed appositi macchinari, in un numero assai rilevante di pezzi perché dovevano sostituire i biglietti di pari valore della Banca d’Italia.
Sulle 100 Lire si staglia Minerva, dea dell’intelligenza e della cultura, sulle 50 Lire appare Vulcano, dio del fuoco e dei metalli, due simboli per affermare che il lavoro intellettuale e quello manuale devono procedere insieme per lo sviluppo e la stabilità del Paese. Gli ideali della nostra Nazione oggi, per tutti, sono un valore da trasmettere nel futuro.
LIRA 1 E LIRE 2 DEL 1959
In occasione dei sessant’anni dall’ultima coniazione delle monete da 1 e 2 Lire avvenuta nel 1959, si aggiunge con questa collezione un nuovo tassello al vasto mosaico dedicato alla Storia della Lira.
La moneta da 1 lira fu emessa nel 1951, quella da 2 lire nel 1953. Quando furono ritirate dalla circolazione, scomparve la Lira “al singolare” il cui valore simbolico rimase però intatto nell’immaginario, nelle canzoni, nel linguaggio fino ai nostri giorni. Usciti di scena i due tagli più piccoli, apparve un nuovo taglio massimo: le 500 lire d’argento con le celebri caravelle, simbolo di un’Italia protagonista della grandiosa crescita che la stampa internazionale definì come «uno dei miracoli economici del continente europeo».
COLLEZIONE ARGENTO LIRE SEGRETE
Una collezione assolutamente inedita che raccoglie quattro progetti di Pietro Giampaoli per la moneta da 500 lire in argento, che spaziano dai temi floreali all'arte fiorentina, e la proposta di Guido Veroi con le caravelle, e il famoso errore delle bandiere, che venne poi tradotta sulle 500 lire in argento del 1957.
COLLEZIONE ORO LIRE SEGRETE
Uno dei più bei progetti coniati ma non emessi di Pietro Giampaoli, le 500 lire con la rosa, e una prova di Guido Veroi con il soggetto delle caravelle in navigazione con le bandiere controvento, simile all'emissione del 1957, ma con il valore di 10.000 lire e il giglio fiorentino.
COLLEZIONE ARGENTO ERRORI DI CONIO
Quattro tagli selezionati tra quelli più rappresentativi e clamorosi di errori e varianti di conio. Le 500 lire del 1957 con le Caravelle che hanno le bandiere controvento rispetto alle vele, non emesse e corrette l’anno dopo; le 1000 lire del 1997, la prima bimetallica della Zecca, emessa con i confini dell’Europa sbagliati; le 10 lire del 1998 detta spighe lunghe; le 5 lire delfino senza la firma di Romagnoli.
COLLEZIONE ORO ERRORI DI CONIO
Quattro tagli selezionati tra quelli più rappresentativi e clamorosi di errori e varianti di conio. Le 500 lire del 1957 con le Caravelle che hanno le bandiere controvento rispetto alle vele, non emesse e corrette l’anno dopo; le 1000 lire del 1997, la prima bimetallica della Zecca, emessa con i confini dell’Europa sbagliati; le 10 lire del 1998 detta spighe lunghe; le 5 lire delfino senza la firma di Romagnoli.