Tessitura

La tessitura a telaio è una delle più antiche arti praticate dall’uomo. In Italia, tra i secoli IX e XII è stato a Palermo, Messina e in altri luoghi della Sicilia che si raggiunsero vette altissime di raffinatezza nella tessitura e nella preziosità dei ricami; altri opifici sorsero a Salerno, Amalfi, Napoli, Lucca che si specializzò nella seta, Venezia nei velluti. Dal XV secolo Como divenne un importante centro di produzione serica. L’artigianalità in questa tradizione, il lavoro a telaio quindi ma anche il ricamo, ha oggi tanto più valore in quanto il procedimento industriale nella tessitura ha decisamente preso il sopravvento.

All’interno di questa tecnica artistica c’è la tecnica specifica degli arazzi, che vanta a Firenze una manifattura istituita nel 1545 da Cosimo I de’ Medici, in grado allora di competere con la tradizione fiamminga. Oggi questo mestiere sopravvive in botteghe in cui ancora si lavora su antichi telai. L’arazzo viene realizzato con una tecnica particolare su un telaio verticale (alto liccio) oppure orizzontale (basso liccio): sui fili che costituisco l’ordito (in lino o canapa), divisi alternativamente in modo da creare due piani di lavoro, si avvolgono i fili colorati (che possono essere di lana, seta, lamina d’oro e d’argento ecc.) a formare la trama che costituirà l’immagine, realizzata dal basso verso l’alto, partendo da un modello denominato cartone.

Opere realizzate con la tecnica della tessitura