LAURA CRETARA, LA SIGNORA DELLE MONETE

10 Novembre 2022

Un uomo e una donna seduti che protendono le mani; dal loro sfiorarsi spunta un rametto d’ulivo. Così Laura Cretara, scultrice, pittrice e medaglista, aveva immaginato il rovescio della moneta da 500 lire entrata in circolazione nel 1982. Per il dritto, colei che era stata la prima donna a modellare una moneta nella storia d’Italia (il dritto delle 1000 lire per Roma capitale nel 1970), aveva disegnato una testina di donna dall’acconciatura alata. Quel progetto delle 500 lire che parlava con delicata classicità di parità di genere e di uguaglianza fra gli esseri umani, così in anticipo sui tempi, non vide la luce perché sul rovescio della moneta di serie venne impresso uno scorcio della piazza del Quirinale. E nelle tasche degli italiani, di monete create da questa signora ne sono passate miliardi. L’ultima è l’euro, in cui Cretara si è misurata con l’Uomo vitruviano di Leonardo.

Cretara ha gettato un ponte fra il Rinascimento e il futuro, fra l’Italia di ieri e quella di domani sotto il segno di un genio assoluto. Viene assunta in Zecca nel 1961; nel 1976 riceve l’incarico di direttrice della Scuola dell’Arte della Medaglia. Modella nel 1993 la nuova moneta da 100 lire (che vince il premio Coin of the Year, per la più bella moneta di circolazione al mondo emessa in quell’anno) e nel 1996 le nuove 50 lire. Medaglista, oltre che creatrice di monete, Laura Cretara è chiamata a celebrare il centenario della Banca d’Italia e l’Europa Unita (1993), il III Millennio e il Grande Giubileo (2000).

Un ‘mestiere d’arte’, quello del maestro Cretara, che inizia ad apprendere giovanissima grazie al padre. Protagonista di tante opere è la donna, talvolta riprodotta nell’armonica resa dell’anatomia e in altri casi trasfigurata dalle pennellate, dai graffi del bulino o dalle spatolature del bassorilievo; altrettanto spesso tornano, nella sua poetica visiva, gli uccelli; linee geometriche, archi di meridiani e di paralleli; un casellario della mente stemperato da elementi iconografici come le mani, le stelle, le rose dei venti, strumenti di esplorazione e orientamento.