Marco Polo, la scoperta del Favoloso Oriente

1 Gennaio 2024

Nel 2024 cade l’anniversario della morte di Marco Polo, che con il suo celeberrimo Milione ha ispirato artisti e illustratori, dalle miniature medievali alle trasposizioni cinematografiche. Editalia celebra questo straordinario viaggiatore con la nuova Medaglia dell’Anno

di Laura Orbicciani

“La descrizione geografica, storica, etnologica, politica, scientifica, dell’Asia medievale”: questo giudizio scritto da uno storico francese circa ottanta anni fa si può considerare ancora molto azzeccato per il Milione, il celeberrimo racconto del viaggio di Marco Polo da Venezia alla corte cinese del Gran Khan. Un capolavoro letterario e una vera enciclopedia dell’Asia medievale, che spalancò le conoscenze dell’epoca sull’Estremo Oriente, fino ad allora avvolto in un’aura favolosa ma soprattutto nebulosa. L’autore del libro, noto anche come Le divisament dou monde o Le livre des merveilles du monde (essendo scritto in una particolare lingua italiana molto frammista col francese provenzale), è Marco Polo, di cui quest’anno cadono i 700 anni dalla morte, avvenuta a Venezia nel giugno del 1324.
Il giovane commerciante che nel 1271 salpò con il padre e lo zio alla volta della Cina, e vi ritornò indietro dopo strabilianti e rischiosi viaggi per terra e per mare, è uno degli esploratori italiani più conosciuti al mondo. Nella lingua farsi, parlata in Iran, la parola marcopoló, tutto attaccato, indica una persona che viaggia molto. A Pechino gli è intitolato un ponte monumentale e a Ulan Bator, capitale della Mongolia, gli è stata dedicata una statua. Non poteva dunque che essere ispirata a lui la Medaglia dell’Anno 2024, la sesta edizione della collezione inaugurata da Editalia per celebrare il genio italiano attraverso personaggi illustri che hanno dato lustro al nostro Paese, nell’occasione di ricorrenze che li riguardano. Per omaggiare di volta in volta Leonardo, Raffaello, Dante, Canova, san Francesco, sono stati coinvolti maestri medaglisti come Francesco Bombardi, Maria Carmela Colaneri, Onofrio Pepe, Piergiorgio Colombara. Per il settimo centenario di Marco Polo, Editalia ha voluto nuovamente commissionare la medaglia-scultura al romagnolo Francesco Bombardi, artista dal felicissimo estro narrativo che ha sposato con entusiasmo il tema del viaggio e di tutte le sue suggestioni culturali.
Lui stesso presenta la sua opera con queste parole: “Nello spazio della medaglia, che in questo caso può idealmente identificarsi come il sovrapporsi di un duplice obiettivo che cattura immagini, viene rappresentato Marco Polo attraverso una composta personalità: quella di veneziano e quella di paladino a sostegno di una meravigliosa civiltà. Personaggio che giunse in questo immenso mondo in un difficile e complesso viaggio, non solo marittimo, attraversando steppe sconfinate e calcando impervi percorsi, uno dei quali ampiamente conosciuto come la via della seta. Percorrenze in cui i suoi occhi mentali hanno catturato immagini affascinanti come le torri del vento e le torri del silenzio; i giardini e i palazzi inenarrabili del Gran Khan e il prezioso segreto della coltivazione del baco da seta che, nella medaglia, viene rappresentato attraverso la metamorfosi del baco in falena. Itinerari che si alternavano all’immensità del mare, che viene contestualizzato simbolicamente nel progetto sulla base in plexiglass mediante un cilindro trasparente senza limitanti confini, assumendo la funzione di supporto ed espansione della medaglia stessa. Un viaggio raccontato; visionario per quel tempo, che può comprimersi ed espandersi in inalienabili sincretismi”.
È proprio questo titolo affascinante che lo scultore ha scelto per la sua medaglia, la quale intende celebrare Marco Polo dedicando una faccia, il dritto, a Venezia, e l’altra, il rovescio, al mondo asiatico. Sul recto campeggia dunque il ritratto di Marco nelle vesti di dignitario imperiale al servizio di Kublai Khan, con i tratti somatici vagamente orientali, un grande cimiero e, sulla spalla, il falcone che ricorda le battute di caccia amate da lui e dal suo signore. Sulla destra si intravedono la facciata della basilica di San Marco, ieri e oggi sfavillante di mosaici dorati, con la cupola sottolineata dall’inserto in metallo prezioso, e il Canal Grande nella tipica veduta medievale a volo d’uccello; ancora, sul bordo estremo, il ferro di prua di una gondola, l’imbarcazione più caratteristica della Serenissima, con una vite in cima che è elemento distintivo dello stile di Bombardi. La scritta “Egli è vostro uomo e mio figliolo” è la frase pronunciata orgogliosamente dal padre di Marco davanti all’imperatore mongolo, quando i Polo offrirono i loro servigi alla corte di Kublai. Il verso della medaglia è dominato da una falena che esce dal bozzolo, realizzato in oro per alludere alla preziosità della seta, la stoffa che fu commerciata dalla Cina verso l’Occidente per secoli, determinando quelle vie carovaniere ancora oggi note come “via della seta”. Nella parte superiore, l’artista ha introdotto alcuni elementi architettonici e artistici che Marco Polo ebbe senz’altro modo di ammirare durante il viaggio: le torri del vento, antiche strutture usate nell’impero persiano per rinfrescare gli ambienti, sfruttando le correnti d’aria e l’esposizione al sole; una statua buddista, fra le numerose che ancora si trovano scavate nella roccia della regione dello Shaanxi; le torri del silenzio, impalcature di argilla che gli zoroastriani usavano per eliminare i cadaveri, esponendoli agli avvoltoi. La vita, lo spirito religioso, la morte: punti fermi dell’esistenza umana, il pensiero di Marco Polo li contemplò nella rispettosa considerazione da lui dimostrata verso culti non cristiani. Infine, sul margine destro, la scritta tratta dal Milione: “Ho solo detto la metà di quello che ho visto”.
Questi spunti iconografici mirabilmente sintetizzati da Bombardi hanno trovato realizzazione nel laboratorio di Picchiani&Barlacchi, operante a Firenze dal 1902. In fonderia, la sapienza artigiana ha saputo tradurre nel bronzo il modello dell’artista, attraverso le tecniche antiche della fusione e della riduzione pantografica, coniugate con una tecnologia all’avanguardia che ha consentito il perfetto risultato finale.

CARATTERISTICHE MEDAGLIA
Medaglia in bronzo patinata a mano, diametro mm 70, con inserti in oro 750‰ o in argento 925‰. Tiratura limitata a 500 esemplari numerati per l’oro, 999 esemplari per l’argento.
La Medaglia dell’Anno 2024 intitolata Marco Polo, inalienabili sincretismi, con il suo supporto disegnato da Francesco Bombardi, è custodita in un cofanetto-espositore. La medaglia è accompagnata da un volume che illustra il tema scelto, l’iconografia del dritto e del rovescio, i passaggi principali della lavorazione tecnica e la biografia dell’artista-medaglista.

Marco Polo 2024